La gomma: da dove si estrae e come

  • Autore: Riccardo Cevolani
  • 22 mar, 2021

La gomma è uno dei materiali più utilizzati in diversi settori, grazie alle sue caratteristiche di flessibilità e malleabilità, che consentono di ottenere prodotti di differente natura e di eccellente qualità. Pneumatici per automobili, gomme per cancellare, guanti, accessori di moda, giocattoli e molto altro: la gomma fa ormai parte della nostra vita quotidiana in tantissime situazioni. Ma da dove arriva questo materiale? E come viene lavorato per ottenere il prodotto finale?

H2 Gomma naturale: un prodotto dell'albero di Hevea

La prima osservazione da fare è che la gomma non è un materiale di sintesi, come qualcuno potrebbe pensare, ma un prodotto naturale derivato dall'albero di Hevea brasiliensis, anche comunemente chiamato albero della gomma.

Originario delle foreste del Brasile, quest'albero ha sempre rappresentato, sin dai tempi delle civiltà precolombiane, un importante alleato per realizzare prodotti di uso comune di vario genere, come sandali e palloni per giocare. Quando gli europei raggiunsero le Americhe furono particolarmente colpiti da questo materiale per loro del tutto sconosciuto, per via della sua elevata elasticità e non poterono fare a meno di studiarlo e osservarlo: nel corso dei secoli, grazie anche all'evoluzione scientifica, la lavorazione della gomma è diventata così efficiente da permettere la produzione di qualsiasi oggetto, come possiamo notare guardandoci intorno.

Come si estrae la gomma

La gomma viene tuttora estratta dall'albero di Hevea mediante un metodo tradizionale, chiamato spillatura o rubber tapping: in sostanza, si rimuovono dei sottili strati di corteccia dal tronco al fine di ottenere la fuoriuscita di un liquido di colore biancastro e appiccicoso. Questo è il lattice, un prodotto che ha lo scopo di proteggere la pianta dagli animali erbivori grazie al suo contenuto di sostanze tossiche, non pericolose tuttavia per l'uomo se non nei soggetti allergici.

Il poliisoprene, un composto contenuto nel lattice, è la base di partenza per la produzione della gomma. Questo si presenta come una lunghissima molecola dalle caratteristiche chimiche molto particolari, che ne favoriscono l'elasticità e la deformabilità.

Come si lavora la gomma

La gomma così estratta, in realtà, non è molto lavorabile a livello industriale poiché molto sensibile al calore e fragile al freddo. Fu Charles Goodyear a scoprire un particolare trattamento a base di zolfo e calore, chiamato vulcanizzazione, capace di rendere il materiale molto più resistente.

In pratica, la vulcanizzazione permette di fissare tra loro le catene di poliisoprene attraverso dei “ponti”, così che il materiale possa essere più elastico e malleabile, ma anche meno deformabile. Si giunge così al vero e proprio utilizzo industriale della gomma, in particolare nel settore degli pneumatici, che comporta un enorme consumo di materia prima, ma anche in molti altri ambiti, come quelli della produzione di giocattoli, articoli sportivi, articoli per il settore medico-sanitario, materiali elettrici e molto altro, che sfruttano macchinari e tipologie di lavorazione differente per ottenere il prodotto finale.

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